IL PARADOSSO DELLA CONVIVENZA: SALUTE E ARREDO

Salubrità ambientale e arredamento: VOC e formaldeide

Ambiente:

Convivreste per tutta la vita con una persona che non vi fa stare bene? Ovvio che la risposta sia no…

E allora perché quando si tratta di acquistare un mobile che ci accompagnerà in casa per molto tempo ci si lasci confondere dall’estetica o ancora peggio dal prezzo, tralasciando la parte più importante ossia con cosa (e come) è prodotto?

Quando si acquista un mobile è obbligatorio valutare i materiali con cui è costruito.

La maggior parte degli arredi realizzati industrialmente sono fabbricati a partire da pannelli di fibre di legno e legno ricomposto (truciolare, mdf) contenenti colle, resine e vernici che potrebbero rilasciare composti volatili nocivi nell’ambiente circostante, i cossidetti VOC, tra cui la formaldeide.

Questi composti sono dannosi e potenzialmente cancerogeni per l’uomo per cui a partire dagli anni ’80 si è cercato di ridurne l’esposizione, prima in Italia in via sperimentale, poi tramite l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) a livello globale.

Nel 1996 con la norma UNI EN 717-2 si sono stabiliti dei parametri con cui classificare i vari materiali (oggi questa norma è stata sostituita con la UNI EN ISO 12460-3 del 2015). Sono state identificate 2 classi, E1 e E2.

Per la realizzazione degli arredi è importante che i materiali utilizzati rientrino nella categoria E1 - basso emissivi, limite minimo per tutti i produttori di mobili in Europa.

Questa classificazione non è l’unica né la migliore. Infatti, essendo il rilascio dei VOC sensibile alla temperatura ed all’umidità, alcuni Paesi hanno elaborato norme più restrittive proprio in base alle specifiche condizioni climatiche. Sono questi i casi della California CARB e del Giappone F-4 Star Rating.

Queste normative risultano più stringenti rispetto a quella europea, in particolare quella nipponica.

Per ultima La NAF (not added formaldheyde) esclude a priori l’utilizzo di resine che contengono formaldeide ed è in questo modo a tutti gli effetti il solo indicatore che non lascia dubbi su eventuali VOC rilasciati, pari quindi a zero.

Ovviamente un mobile prodotto con materiali che rispondono a norme più severe hanno un costo superiore ma favoriscono la salubrità dell’ambiente circostante, migliorando il benessere di chi con quei mobili ci convive tutti i giorni.

Aziende italiane come RIVA1920, che impiega legno massello e pannelli in multistrato o listellare, le cui colle sono al 100% naturali (derivate dalla farina di soia), LaFalegnami che utilizza esclusivamente pannelli in tamburato e vernici all’acqua per i suoi armadi, Valcucine il cui truciolare impiegato per la produzione delle scocche soddisfa la normativa giapponese F-4 star e ancora Bolzan e Cava, le cui strutture rispettivamente dei letti e dei divani sono realizzate  completamente in legno multistrato, rispettano appieno la salute del cliente, ponendo al centro della loro filosofia progettuale il benessere delle persone e dell’ambiente.

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Photo credit:Immagine di lifeforstock su Freepik

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